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30 May 2013



Che ci crediate o no, io la parola "quiche" l'ho sempre pronunciata come "quicke". Nonostante i miei 5 anni di francese scolastico, questa parola deve essermi proprio sfuggita ed infatti nella mia ignoranza ho fatto molto in fretta ad inglesizzarla. E dire che all'epoca con il francese era anche bravina mentre il suono della lingua inglese lo detestavo parecchio perché mi sembrava troppo "duro", molto meno delicato e suadente del francese. Oggi ho cambiato totalmente opinione e della francese che era in me é rimasto veramente poco, praticamente niente. L'accento non lo comprendo quasi più, mentre di quello inglese penso che... va beh lasciamo perdere, altrimenti la Regina Betty mi scomunica dal Regno Unito e mi rispedisce dritta dritta a Bettystown, appunto. Per carità!

Giusto per curiosità personale sono andata a capire che diavolo significasse questa parola. Pensavo avesse a che fare con il formaggio in qualche modo, o con la panna, non so neanche io perché. Invece significa semplicemente "torta". E insomma non ero andata molto lontana: una torta quick insomma! Una torta salata veloce veloce da preparare e veloce veloce da divorare.

Ebbene, la mia versione é ovviamente vegana, senza uova, senza panna, senza formaggio, una versione senza tutto quello che si può facilmente sostituire con ingredienti più sani e che non ha nulla da invidiare alla più comune quiche con panna, uova ed affini.
Ho usato peperoni grigliati e spellati, ma si possono usare tante varianti con la verdura che più vi aggrada, dalle zucchine agli spinaci, rucola o asparagi e così via. Volendo potete soffriggere piselli e funghi prima di mescolarli al tofu, ma io li ho messi a crudo per evitare una doppia cottura e rendere le verdure stracotte. Provate qualcosa di diverso?

Ingredienti per la pasta brisè

225gr di farina bianca
100gr di margarina di semi di girasole
acqua fredda quanto basta
1 pizzico di sale di Maldon

Ingredienti per il ripieno

350gr di silken tofu
5 cucchiai di latte di soia
1 pizzico di sale di Maldon
1 pizzico di noce moscata
1 cucchiaino di curcuma in polvere
una manciata di piselli surgelati o freschi
una manciata di funghi porcini
2 peperoni rossi grigliati e spellati
1 cucchiaio di mandorle grattugiate
prezzemolo fresco

Facilitate l'operazione se preparate la pasta brisè utilizzando un mixer da cucina. Versate prima la farina e il sale e mescolate per qualche istante, poi aggiungete la margarina ed infine acqua fredda quanto basta affinché la pasta non diventi un palla compatta. Aggiungete un cucchiaio di acqua fredda alla volta per essere certi di versare la quantità giusta. Avvolgete in un pezzo di pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo.
Nel frattempo preparate il ripieno. Nel mixer versate il tofu, il sale, la curcuma, la noce moscata e il latte di soia. Mescolate questo composto ai piselli, ai funghi tagliati a fettine e a un po' di prezzemolo tritato.
Stendete la pasta in una teglia da forno, versate il composto di tofu e verdure e decorate con i peperoni rossi tagliati a strisce. Spolverizzate con mandorle grattugiate per ottenere una leggera gratinatura ed infornate a 180C/200C per circa 20/30 minuti, dipende dal forno che avete. Decorate con prezzemolo fresco o altre erbette fresche a piacere e servite.

Vegan Quiche with peas, mushrooms and red peppers



Ingredients for the shortcrust pastry

225gr white flour
100gr sunflower margarine
cold water as needed
1 pinch Maldon sea salt

Ingredients for the filling

350gr silken tofu
5 Tbsp soy milk
1 pinch Maldon sea salt
1 pinch nutmeg
1 tsp turmeric powder
a handful of frozen or fresh peas
a handful of fresh mushrooms
2 grilled red peppers
1 Tbsp ground almonds
fresh parsley

Make your life easier by using a food processor. Pour the flour and salt and pulse for a couple of seconds, then add the margarine and enough cold water until the dough forms a ball. Add 1 Tbsp at the time to make sure you add the right amount. Wrap it in clingfilm and refrigerate until needed.
Meanwhile, prepare the filling. Blend the tofu, salt, turmeric, nutmeg and soy milk. Stir this mixture with the peas, the chopped mushrooms and some chopped parsley. Roll out the dough in a baking dish, pour the mixture of tofu and vegetables and decorated with the red peppers cut into stripes. Sprinkle with grated almonds and bake at 180C/200C for about 20/30 minutes, depending on the oven you have. Decorate with fresh parsley or other fresh herbs to taste and serve.

24 May 2013


Chi mi conosce un pochino, sa anche quanto io adori le patate! Le mangio almeno una volta la settimana, fatte in tutti i modi possibili ma anche semplicemente bollite, stufate o ancora meglio al vapore. Sono capace di mangiarmene quantità enormi senza mai stancarmi. Le patate in busta, quelle che si preparano al volo, le ho provate a volte ma non mi hanno mai convinta, hanno sempre un sapore un po' troppo artificiale rispetto alla patata al naturale. E dire che da piccola a casa mia il puré di patate, per esempio, si preparava solo una volta l'anno: a Capodanno! Attendevo quel momento come se fosse un evento straordinario, e in effetti lo era. Puré di patate e lenticchie, si salvi chi puó! Sembrava quasi che fare questo benedetto puré impiegasse talmente tanto tempo che non valeva proprio la pena di farlo in altri periodi.

Di contro invece la pasta e patate andava alla grande, persino alla mensa dell'asilo o della scuola materna. Sono quei ricordi che non ti si staccano più dalla memoria celebrale. Era un piatto che detestavo completamente. Quando sentivo arrivare il profumo di pasta e patate dalla cucina della mensa, ci facevamo un paio di segni di croce. Mio fratello, idem. Neanche lui lo sopportava quel piatto e infatti faceva avanti e indietro dal tavolo della mensa al bagno, riempiendosi la bocca di pasta e patate e tornando con la boccuccia vuota e così a vanti finché nel piatto non rimaneva più niente! Io non ce l'ho mai avuto il coraggio di fare avanti e indietro e mi mangiavo quello che avevo, anche perché l'appetito, diciamolo, non mi é mai mancato

Ultimamente il mio nuovo amore é lo Yam. Uno degli ingredienti più utilizzati nell'Africa occidentale, lo yam é un tubero simile alla patata e appartenente alla stessa famiglia, ma diverso in termini di sapore e consistenza cosí come anche esteticamente. Lungo e più largo di circonferenza, con una scorzetta piuttosto rigida e scura e all'interno con polpa bianca. Anche questo tubero si trova sotto forma di farina, che ne rende la preparazione di certi piatti, sicuramente meno impegnativa. Si puó tranquillamente usare come una patata bollita, oppure grigliare, friggere, fare al forno, grattugiare etc. Come una patata, appunto!

Con la farina di yam solitamente ci si fa il pounded yam che poi viene servito con varie salse a base di pesce o di carne. Io invece ho voluto provare a ricavarne dei dischi come se fossero gnocchi e ad infornarli con una leggera gratinatura di margarina e mandorle. Già così il risultato non é niente male. Morbidi dentro e croccanti fuori, con l'aggiunta di un sugo di peperoni rossi e olive nere, diventano un piatto perfetto. Almeno per me!

Ingredienti per gli gnocchi

500gr di farina di yam
1lt di acqua calda
1 cucchiaio raso di sale marino
mandorle macinate
margarina di semi di girasole

Ingredienti per il sugo

1 lattina di pomodori pelati
1 peperone rosso di media grandezza
qualche oliva nera snocciolata
peperoncino a piacere
1 spicchio d'aglio
sale
olio
basilico fresco

Versate la farina di yam in una scodella capiente e versateci sopra l'acqua calda e il sale. Facendo attenzione a non ustionarvi, lavorate questo composto con le mani fino ad ottenere un palla liscia e senza grumi. Versatela su una spianatoia o direttamente in una teglia da forno dal bordo alto e spianatela dell'altezza preferita. Utilizzando una formina per biscotti un po' alta, ottenete degli gnocchi tondeggianti. Disponeteli in una pirofila spennellata con un po' di margarina di semi di girasole, in modo che si sovrappongano un po'. Spennellate con altra margarina e cospargete con mandorle macinate. Infornate a 200C per circa 20 minuti o finché gli gnocchi non saranno dorati in superficie. A parte preparate un semplice sugo di peperoni rossi e olive nere o un altro sugo a vostro piacimento. Quando gli gnocchi saranno pronti, serviteli con il sugo e del basilico fresco.

Pounded Yam Gnocchi with red peppers and black olives tomato sauce



Ingredients for the gnocchi

500gr yam flour
1lt hot water
1 Tbsp sea salt
ground almonds
sunflower margarine

Ingredients for the sauce

1 can of chopped tomatoes
1 medium red pepper
pitted black olives
chilly pepper in powder to taste
1 garlic clove
salt
olive oil
fresh basil

Put the yam flour in a large bowl and pour over the hot water and salt. Taking care not to burn yourself, work this mixture with your hands until you get a smooth lumps-free ball. Pour it on a kitchen board or directly to a baking pan and press it down to the height you prefer. Using a cookie cutter, shape your gnocchi. Arrange by overlapping them slightly in a baking pan previously brushed with a little of sunflower margarine. Brush with some more margarine at the top and sprinkle with ground almonds. Bake at 200C for about 20 minutes or until the gnocchi are golden brown at the top. Separately, prepare a simple sauce made with a red pepper and black olives, or another sauce at your choice. When the dumplings are ready, serve them with the sauce and fresh basil.

16 May 2013


Uno dei tanti motivi per cui mi mancava vivere qui, é proprio la facilità con la quale si riesce a reperire certi ingredienti. E non parlo di ingredienti strani o strampalati, parlo di qualche noce in fondo, di qualche cucchiaio di agave (aaaache?), e un po' di datteri. Questo cake semifreddo, fresco, tiepido o come volete, si fa in fretta a prepararlo e più velocemente a divorarlo. Anche quelli che arricciano il naso facendo gli schizzinosi, basta dirgli che non si tratta di un raw cake vegano, e buttano giù tutto apprezzando con grande stupore, dopo, quando gli dici di che "pasta" é fatto.

Mille varianti si possono adottare sia per la base che per il ripieno. Varianti che sono intenzionata a sperimentare in tutte le sue forme.
Ho usato una teglia di 20cm di diametro e poi ho ricavato dei dischi per la presentazione, ma penso sia molto meglio usare una teglia più piccola per dare più spessore al cake, altrimenti anche porzioni monodose vanno benissimo.
Piccolo consiglio per chi ama questo tipo di dolci: meglio comprare le noci e la frutta secca online possibilmente da 1kg, si risparmia molto di più che comprare le porzioni piccole nei vari negozi. Si trovano online inoltre anche le noci già sminuzzate finemente e addirittura le "paste" di noci, in modo da rendere tutta l'operazione veramente un giochetto da ragazzi.

Ingredienti per la base

120gr di datteri snocciolatati
40gr di olio di cocco
60ml di nettare di agave
1 cucchiaino di vaniglia
40gr di cacao in polvere
60gr di noci brasiliane

Ingredienti per ripieno

180gr di anacardi
60ml di nettare di agave
20gr di olio di cocco
200gr di frutti di bosco misti

Per la base: mettete a mollo in acqua le noci brasiliane per un minimo di 2 ore, o tutta la notte. Scolatele dall'acqua e frullate nel mixer insieme a tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Per il ripieno: mettete a mollo in acqua gli anacardi, anche questi per un minimo di due ore o tutta la notte. Poi scolate e frullate nel mixer con l'olio di cocco. Infine aggiungete i frutti di bosco. Se usate quelli congelati, fateli sbrinare prima di frullarli.
Usate una teglia con il fondo estraibile, meglio se di 10/15cm in modo che il cake venga bello alto. Versate il composto per la base e livellate bene con una spatola per ottenere uno strato omogeneo. Infine versate il composto con i frutti di bosco e livellate bene. Mettete a riposare in freezer per un'ora poi conservate in frigo. Togliete dal frigo una mezz'oretta prima di servire. Decorate con frutti di bosco e servite con un coulis fatto con gli stessi.

Mixed berries raw cake

Ingredients for the base

120gr pitted dates
40gr coconut oil
60ml agave nectar
1 tsp vanilla
40gr cocoa powder
60gr Brazilian nuts

Ingredients for the filling

180gr cashew nuts
60ml agave nectar
20gr coconut oil
200gr mixed berries

For the base: soak Brazil nuts for a minimum of 2 hours, or overnight. Drain the water and blend in a food processor along with all the other ingredients until the mixture is smooth.
For the filling: soak the cashews also for a minimum of two hours or overnight. Then drain and puree in a blender with coconut oil. Finally add the berries. If you use frozen ones, let them defrost before processing.
Use a pan with a removable bottom, better if 10/15cm wide so that the cake comes out pretty high. Pour the mixture for the base and leveled well with a spatula to get an even layer. Finally, pour the berry mixture and leveled well. Put to rest in the freezer for an hour then kept in the fridge. Remove from the refrigerator half an hour before serving. Decorate with some mixed berries and, if you like it, serve with a berry coulis.

7 May 2013

ATTENZIONE: Questo post non é adatto ad un pubblico che soffre di ansia, attacchi di panico, allergia alla polvere, a mondezza sparsa ed affini. Prima di procedere alla lettura, munirsi di mascherina antigas, guanti e candeggina.

Ma cominciamo dalle cose belle: una. Sono tornata a Londra! Ale oo, ale oo. Dopo un lungo anno di semi esilio, finalmente sono riuscita a riappropriami della mia casa. Era ora. La città mi ha accolto con una temperatura udite udite di ben 20 gradi e qualcosa. Roba da non crederci insomma. Ero una delle poche che é atterrata con il maglione a dolcevita e gli stivali imbottiti da neve. Fatto sta che anche conciata così, io stavo benissimo, pareva quasi di essere atterrati da qualche parte in una località molto ma molto più a sud.

Sono stata talmente indaffarata in questi giorni che devo veramente concentrarmi per raccontare il giusto ordine degli eventi.

Martedì scorso finalmente arriva la tanto attesa email in cui mi si comunica che:

1. i due loschi hanno finalmente abbandonato il campo
2. arriverà una donna delle pulizie per la pulizia finale
3. la serratura é stata cambiata

Il punto primo era sicuramente la notizia piú importane ed attesa. Il punto 2, era segno che poi così stronz...ops, così disgraziati questi due non potevano essere, il 3 punto...WHAT?!

Come sarebbe avete cambiato la serratura? Come, quando e soprattutto PERCHÉ? Il tipo mi ha risposto che quella vecchia "non funzionava bene" e cosí una sera di due settimane fa, sono stati "costretti" a cambiarla. Certo come no. E io sono la regina Elisabetta in persona.
Ma non dovevo essere io quella che doveva cambiare la serratura? No, veramente, questa poi. Siamo al colmo dei colmi.
Questi due deficienti, hanno sicuramente cambiato la serratura, moooooolto prima di due settimane fa, probabilmente nel momento in cui gli avevo chiesto gentilmente di lasciare casa sei mesi prima.
Fatto sta che mi ritrovo senza chiavi e devo accordarmi con l'agenzia affinché possa finalmente entrare in casa.

Non vi dico i salti mortali per arrivare a casa in modo da poter incontrare l'agente, che un'ora dopo avrebbe avuto il suo bel da fare e mi avrebbe probabilmente lasciata fuori casa pure lui.

Prima di partire mi arriva un'altra email in cui mi si comunica che la signora delle pulizie "non é riuscita a venire", quindi "ci dispiace molto, ma tua vai a casa e facci il conto finale, che noi ti paghiamo tutto quello che c'é da pagare".

Ve la faccio molto breve perché dopo quasi una settimana qui, ho anche cercato di rimuovere dalla mia memoria la visione che é parsa ai miei occhi nel momento in cui ho messo piede in casa. Non sapevo se urlare o piangere. Sicuramente c'é stato veramente molto poco da ridere. Altro che disinfestazione. Io mi aspettavo qualcosa di bruttino ma non fino a quel livello. La puzza in casa era piuttosto spaventosa, le finestre tutte chiuse, mondezza lasciata nella pattumiera, pavimento sporco, piatti non lavati in acqua sporca, pirottine per muffin usate come posacenere!!!!!, gabinetto peggio di un bagno pubblico, divano sporco come se porci vi si fossero arrotolati sopra, carte di cioccolato dapertutto a terra, dietro il divano, sopra il divano, sotto il letto, sotto il materasso, ovunque. Una roba che a raccontarla non ce la si fa ad immaginarsela, ed io vi risparmio anche la visione di tutto ció, mi pare il minimo, dopotutto siamo sempre un blog di cucina!

Sinceramente non sapevo proprio dove mettere le mani. Quello dell'agenzia mi ha detto anche che secondo lui me l'hanno lasciata anche bene, che lui, ha visto di peggio, lui!

Le prime due notti ho dormito nell'unico angolo della casa che aveva una parvenza di meno sporco. Sul futon singolo del mio salotto. Con le finestre aperte di giorno e di notte, tant'è che ho beccato subito un bel raffreddore, tanto per gradire. Ma meglio raffreddata che con casa male odorante.
A niente é valso scrivergli dicendogli di mandare qualcuno a pulire. Ho dovuto chiamare un'impresa di pulizie perché io sinceramente a questo giro proprio non ce la facevo a togliere tutta quella schifezza. Ho fatto fuori pero' 6 sacchi di immondizia tra cosa da buttare e cose che avevano lasciato per casa. Altri due gli hanno buttati le 3 signore delle pulizie che dopo 5 ore di lavoro hanno riportato questa casa ad un livello decisamente molto piú umano.

Il materasso per fortuna é l'unica cosa che non dovró cambiare. Fortunatamente si sono tenuti il copri-materasso, che nel frattempo era diventato grigio topo e che é stato appositamente disposto nella pattumiera!

Un'esperienza piú unica che rara. Inutile dire che la vecchia serratura funziona benissimo e che dopo essere andati via mi hanno scritto dicendomi che non hanno piú una lira, e che hanno dovuto anche chiedere soldi in prestito per andare via. Morale: scordati di quello che ti dobbiamo ed accendi pure un cero alla Madonna visto che ti abbiamo lasciato casa.

Il sistema fa veramente acqua da tutte le parti. La legge non protegge neanche quelli che come me hanno ancora un minimo di umanità (che però da oggi é decisamente finita), e che affittano anche a quelli meno abbienti. Il council mi ha detto ti attaccarmi e tirare, che loro non possono fare assolutamente niente. Ed io sinceramente, preferisco solo dimenticarmi di questa brutta storia ed attendere, come i cinesi, che il cadavere passi sulla sponda del fiume. Il karma, poi, penserà al resto.

Grazie veramente a tutti per avermi sostenuta ed incoraggiata. Ora spero di poter sfornare delle ricette gustose dopo essermi riappropriata di tutti i miei arnesi. Fare un frullato ieri mattina é stato il massimo della felicità! In certi momenti, la felicità é veramente questione di niente.


Ingredienti

2 patate medie
400ml di latte di cocco
spinaci freschi a piacere
200gr di gamberi
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
1 cipolla
1 cucchiaio di zenzero grattugiato
2 spicchi d'aglio
1 peperoncino fresco, secco o l'equivalente in polvere
mezzo cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di coriandolo in polvere

Scaldate l'olio in una padella e soffriggete la cipolla, l'aglio, lo zenzero e il peperoncino. Aggiungete quindi la curcuma, il coriandolo e le patate tagliate a dadini. Mescolate per qualche istante poi aggiungete il latte di cocco e cuocete per una decina di minuti o fino a quando le patate non saranno cotte. Infine aggiungete gli spinaci e i gamberi fino a quando i primi non saranno leggermente appassiti ed i gamberi arrossati. Servite con riso basmati al cumino, cucinato semplicemente facendo saltare un po' di cumino in polvere o in semi in un cucchiaio di olio di semi di girasole, aggiungendo così il riso basmati, un po' di sale e l'acqua seguendo le indicazioni che trovate sulle vostre confezioni. Io di solito faccio 1 porzione di basmati per 2 di acqua. Portate ad ebollizione poi abbassate la fiamma e fate cuocere con pentola coperta per circa 15 minuti.

Prawns and coconut curry, with cumin rice

 


Ingredients

2 medium potatoes
400ml coconut milk
fresh spinach to taste
200g of prawns
1 Tbsp sunflower oil
1 onion
1 Tbsp fresh grated ginger
2 cloves of garlic
1 fresh chilli, dry, or equivalent in
powder
half tsp of turmeric powder
1 tsp coriander powder

Heat the oil in a pan and gently fry the onion, garlic, ginger and chilli. Then add turmeric, coriander and chopped potatoes. Stir for a few seconds then add the coconut milk and cook for about ten minutes or until the potatoes are cooked through. Finally add the spinach and prawns until the first are lightly wilted and the shrimp pink. Serve with basmati rice and cumin, cooked simply blasting a tsp of cumin powder or seeds in a tablespoon of sunflower oil, adding the basmati rice, a bit of salt and water following the directions found on your packaging. I usually do 1 serving of basmati for 2 of water. Bring to a boil, then reduce the heat and simmer with lid on for about 15 minutes.
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